Terapia di coppia
Tutte le coppie, compresa la tua, attraversano, prima o poi, delle difficoltà o delle crisi nella loro relazione: può essere un tradimento, difficoltà sessuali, sofferenza per eventi della vita, familiari e/o di coppia, stare in un rapporto che non permette più lo sviluppo personale ed emotivo etc.
Tutto questo può creare mutua sofferenza.
É in casi come quelli elencati che la terapia di coppia risulta particolarmente utile ed efficace.
Le tematiche che portano più di frequente alla crisi e/o allo stallo di coppia sono le seguenti:
- tradimento;
- difficoltà sessuali;
- convivenza/matrimonio;
- transito dalla fase di innamoramento (dove è presente l’idealizzazione del partner) all’amore (dove il partner dovrebbe essere scelto);
- genitorialità;
- fase di sviluppo dei figli;
- effetto del “nido vuoto”.
Quali sono gli obiettivi?
L’obiettivo centrale è quello di istituire un equilibrio inedito e differente dai precedenti e, di norma, fallimentari tentativi che le coppie hanno messo in piedi nei momenti di tensione e stress.
Come si lavora con la coppia?
Utilizzando e analizzando la narrazione della storia tra i due partner vengono fatti emergere quali sono stati i sentimenti e le emozioni che erano alla base della coppia per la creazione di un progetto di coppia e quali sono quelli che, invece, ne rendono difficile o ingestibile la relazione.
Il focus non è solo sulla crisi che si sta vivendo, ma su come trovare nuovi modi comunicativi che permettano alla coppia che sta male di transitare a nuovi scenari, più soddisfacenti e sereni.
Esplorare le dinamiche di coppia e relazionali (incluse le famiglie di origine) che fomentano i dissidi consentono di comprendere meglio la situazione per trovare quelle strategie che possano aiutare il rapporto di coppia ad evolvere.
Durata
La durata delle sedute di coppia varia dall’ora e 15 minuti all’ora e mezza.
Frequenza
Ogni due settimane
5 curiosità sulla terapia di coppia
L’analisi della domanda è di fondamentale importanza!Di conseguenza, anche chiariri quali siano gli obiettivi è un momento importante del processo terapeutico.
Questa è fondamentale poiché le coppie non sempre sanno dove vogliono arrivare chiedendo aiuto, più spesso capita che percepiscano che qualcosa non sta andando come prima, hanno paura a parlarne pensando che ci sia una problematica oppure non riescono, ancora, a dare un nome alla sensazione che stanno vivendo.
Vediamo insieme alcuni esempi:
- gestire un evento traumatico;
- affrontare una separazione;
- elaborare un lutto;
- difficoltà sessuali;
- tradimento;
- uscire da una situazione di stallo di coppia;
- saper gestire in maniera efficace i conflitti e le decisioni familiari;
- scoprire modi nuovi di danzare in coppia, cioè ritornare a sapersi ascoltare empaticamente, comunicare in modo efficace, condividere e negoziare, cioè poter sospendere vecchi modelli ricorsivi che consentono solo di reiterare le difficoltà che la vita ha in serbo.
Durante il lavoro con la coppia un elemento molto importante è l’analisi della storia relazionale di ciascun partner nella sua famiglia di origine; altri elementi salienti che vengono raccolti sono gli elementi che hanno indirizzato alla scelta del partner e quali di queste decisioni hanno sostenuto gli sviluppi della relazione di coppia.
Un ulteriore spazio viene lasciato individualmente (prima ad uno poi all’altra) per esplorare alcune tematiche che non sono potute venire fuori durante i primi incontri di coppia o che non erano state espresse.
Lo scopo è quello di avere quanti più elementi possibili per aiutare la coppia nella loro domanda di terapia.
La terapia di coppia, come il nome stesso fa intendere, ha l’obiettivo di lavorare sulla coppia, e quindi sui partner come nucleo relazionale, sulle problematiche o difficoltà portate e/o intuite.
La terapia familiare ha come obiettivo quello di focalizzarsi sulle dinamiche relazionali che mettono in scacco l’intera famiglia attraverso le problematiche riportate. Nelle sedute di terapia familiare è presente l’intera famiglia e ci possono essere allargamenti anche alla generazioni dei nonni (se vivi) o di altri significativi per comprendere e migliorare le dinamiche relazionali.
Come per tutte le tipologie (terapia di coppia, familiare, individuale) la risposte è: DIPENDE.
Dipende da cosa?
É il processo che conta non il progresso, cosa imparo di me e dell’altro; questi benefici li posso riscontrare dopo la prima seduta, ma anche anni dopo la fine della terapia.
Ciò che qui fa la differenza è la persona e quindi la coppia.
Quanto è motivata?
Quanto si impegna?
Quali risorse personali mette?
Sono queste variabili che indicano dove si posiziona l’ago della bilancia.
Per essere efficace la terapia di coppia deve essere accettata da tutti e due i partner per intraprendere efficacemente (con riuscita dell’intervento) una crescita comune.
Obbligare una persona che non è d’accordo a fare qualcosa che non vuole non solo è sbagliato in termini morali, ma anche in chiave di successo dell’intervento, verrebbe meno, infatti, la motivazione personale (che è un motore di cambiamento pazzesco) per intraprendere e trarre benefici da un processo terapeutico.
Ricorda: per quanto spesso ci incaponiamo, gli altri non possiamo cambiarli, possiamo “solo” cambiare noi stessi.
A quel punto saranno differenti anche gli altri.
Garantito!
Detto questo si può capire insieme quali possano essere le resistenze e le obiezioni del partner e capire quale spazio di lavoro ci sia per dei colloqui di coppia.